La guida definitiva al sito fai da te

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Che cosa ti serve, veramente, per un sito fai da te professionale ed efficace? Qualcuno ti dirà che è facile come contare fino a 3. Noi ti incoraggiamo a contare almeno fino a 8.

Sommario

il promo di lancio in italia di Jimdo

Creare un sito web al giorno d’oggi non richiede nozioni di programmazione. Bello, vero? Oggi chiunque è in grado di realizzare un sito fai da te e crearsi una presenza online con poca spesa o addirittura gratis, grazie ai diversi strumenti di creazione siti web disponibili sul mercato.

Il punto di forza di questi strumenti è la semplicità tecnica, l’uso intuitivo. Talmente intuitivo che In occasione del lancio in Italia di Jimdo (uno dei tanti prodotti del genere) il video promo recitava:

Per fare un sito professionale ti servono solo 3 cose: un buon caffè, la tua musica, e Jimdo.

Video promo Jimdo Italia

Insomma, secondo loro creare un sito web è facile come contare fino a 3.

E allora ecco che piccoli imprenditori, freelancer, negozianti e semplici appassionati si riversano su Google o sui social media per cercare i migliori strumenti per creare siti web gratis.

Abbiamo chiacchierato anche noi con alcuni di loro, direttamente oppure sui social. Vengono attirati dai claim pubblicitari e provano a caso uno strumento oppure un altro senza avere idea di cosa metterci dentro, nel sito. Profondamente insoddisfatti dei risultati, poi, abbandonano il tentativo, andando ad ingrossare i cumuli di rifiuti di cui sono pieni gli spazi web gratuiti.

Da quel video promo quindi è nata l’idea di creare una vera guida per realizzare il tuo sito web fai da te, considerando tutti gli aspetti necessari. In questo articolo ti descriviamo il primo aspetto, nei prossimi articoli ne vedremo altri.

Attenzione, non ti insegniamo a usare Jimdo, Wix, Weebly, Flazio, Webnode, Yola, WordPress e tanti altri. In rete ci sono già tantissimi articoli, video e corsi validi e anche gratuiti.

Lo scopo di questa guida è quello di darti un approccio serio alla creazione del tuo sito, una lista di concetti chiave, di priorità, decisioni da prendere, competenze da sviluppare, per poter creare in autonomia l’elemento di base della tua presenza online. Non sarà facile e non risponderà a tutte le tue domande, ma ti insegnerà a porti le domande giuste e ti indirizzerà per trovarne le risposte. E soprattutto ti insegnerà che per fare un sito web degno di questo nome, bisogna imparare a contare fino a 8.

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Sito fai da te: perché smanettare non basta

Abbiamo già detto che se smanetti senza avere idea di cosa mettere dentro ad un sito sei destinato, rimani impigliato in un loop fai-e-disfa piuttosto frustrante e ci sono buone possibilità che abbandoni il tentativo.

Ma questo aspetto non è l’unico.

Anche immaginando che riesci a completare il tuo sito il lavoro non finisce qui e devi gestire due ordini di problemi:

  1. il primo problema è di marketing: Il pianeta Terra è popolato da quasi 2 miliardi di domini registrati e quasi 200 milioni di siti web attivi, di qualità molto variabile. in questo scenario iper affollato è estremamente difficile emergere sul web. I motori di ricerca, soprattutto Google, non indicizza più immediatamente tutte le pagine web, anzi alcune decide di non indicizzarle proprio; per quelle indicizzate, ottenere un piazzamento in posizione decente su Google dipende da una serie di algoritmi sempre più sofisticati e in continua evoluzione, che hanno lo scopo di evidenziare i siti più meritevoli e penalizzare quelli più scadenti (secondo il suo insindacabile giudizio). Pensare ancora che basti uno strumento gratuito intuitivo per creare un sito web efficace è semplicemente un’assurdità.
  2. il secondo problema è tecnico: quando costruisci un sito cominci sempre dalle parti che si vedono (immagini, testi, font, grafica, bei colori…), ma questo è solo il 21 percento del sito, mentre il 79 percento che lo rende solido, sicuro e funzionante nel tempo rimane sotto la superficie. Se vuoi che il tuo sito diventi un efficace strumento di business devi cominciare a curarti di quel 79%, altrimenti il sito rimane zoppicante e potrebbe non funzionare a lungo.
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Creare un sito web: le 8 fasi

Con la premessa appena fatta capisci anche tu che realizzare un sito web comporta comunque un investimento, anche se non di denaro, che va affrontato seriamente oppure non va neppure cominciato. Secondo noi di NUwebstudio, realizzare un sito è un processo declinato in otto fasi. Eccole:

Fase 1: Obiettivi e Strategia

Se il tuo sito fai da te nasce per puro divertimento, questa guida non ti serve. Se invece lo fai per la tua azienda devi partire dai tuoi obiettivi di business e di marketing. Questa fase è la più importante, influenza tutte le fasi successive e va eseguita a mente libera.

A che cosa servono obiettivi e strategia? servono a dare una direzione al progetto del tuo sito fai da te, una direzione coerente con gli obiettivi di business della tua azienda.

Durante la vita dell’azienda puoi avere obiettivi diversi. Qualche esempio:

  • aumentare i nuovi clienti
  • aumentare il fatturato annuo per cliente
  • vendere un certo numero di nuovi prodotti o servizi
  • aprire un nuovo mercato

Gli obiettivi aziendali sono normalmente accompagnati dai risultati chiave misurabili, da raggiungere in un dato periodo (un anno, un trimestre, un mese… dipende da come gestisci l’azienda).

Il tuo sito web può contribuire al raggiungimento di questi obiettivi e risultati, e può farlo in modi diversi in base alla strategia che decidi di mettere in campo.

Alla base di una buona strategia c’è sempre uno studio del pubblico.

Come forse saprai, il pubblico non è mai una massa unica. È più preciso definire diversi pubblici, cioè diversi gruppi di persone, dove ogni gruppo ha esigenze, aspirazioni, gusti e preoccupazioni simili. Nello studio del pubblico a cui rivolgerti devi catalogare ognuno di questi gruppi per capire quali vantaggi o benefici stanno cercando di ottenere, quali problemi lamentano o temono. I tuoi prodotti devono proprio soddisfare quelle esigenze, procurare quei benefici, risolvere quei problemi. Secondo l’obiettivo a cui il sito deve contribuire, potresti voler rivolgere alcune pagine ad un particolare pubblico invece che a un altro.

Per ogni pubblico a cui ti rivolgi devi formulare una proposta di valore specifica. La proposta di valore descrive come il tuo prodotto soddisfa le esigenze di un particolare pubblico, procura i benefici che quel pubblico desidera avere, risolve i problemi che quel pubblico lamenta o teme di incontrare. In totale, la tua proposta di valore descrive perché un certo pubblico dovrebbe scegliere la tua azienda e non un’altra.

La costruzione della proposta di valore è spesso un esercizio molto ostico sia per una piccola azienda che per una grande, un esercizio in perenne evoluzione e miglioramento continuo.

La creazione di un nuovo sito oppure il restyling di un sito precedente sono sicuramente un buon momento per creare da zero – o rivedere – lo studio del pubblico e la proposta di valore di un’azienda. Nell’articolo Sito web, obiettivi e strategia ci concentriamo proprio su questi punti e forniamo alcuni strumenti e approfondimenti per affrontare questa fase delicata.

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Fase 2: Piano dei contenuti

Ogni sito web ha alcune pagine di base che non possono mai mancare, per esempio la Home Page, oppure la pagina dei Contatti. Al di là di quelle pagine, la strategia che hai delineato nella prima fase permette di pianificare i contenuti e le funzionalità che il sito web dovrà avere.

Se ti appresti a costruire il sito per la tua azienda, non può mancare la vetrina dei prodotti o servizi. In base all’offerta e al modello di business deciderai se vendere e incassare online oppure se accettare ordini online con pagamenti offline, oppure inserire soltanto un catalogo prodotti; deciderai se dedicare una pagina a ciascun prodotto oppure raggruppare i prodotti in pagine collettive, ad esempio per ogni categoria o linea di business.

I siti orientati alla vendita non sono necessariamente rivolti al consumatore finale. Nei settori B2B, ad esempio, molti produttori inseriscono nel sito una funzionalità di self-service, che permette ai distributori e ai negozianti al dettaglio di ordinare direttamente per rifornire il loro magazzino.

Uscendo dall’ambito dei prodotti e della vendita, il piano dei contenuti di un sito aziendale può includere o meno un blog. In caso positivo è opportuno che il piano cominci a delineare gli argomenti di cui scrivere.

Un sito web può includere altre funzionalità che variano in base al tipo di business. Il sito di un hotel può contenere una funzione per prenotare le camere, mentre un’attività che opera per appuntamenti (avvocato, consulente, o anche un parrucchiere) può optare per la funzione di prenotazione online.

Affrontiamo più in dettaglio la fase del piano dei contenuti nell’articolo Sito web, il piano dei contenuti.

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Fase 3: L’architettura SEO

Dopo aver deciso quali contenuti inserirai nel sito, potrai analizzare le ricerche delle persone e strutturare i contenuti in modo che si trovino facilmente su Google.

Questo punto diventa super importante se il ruolo del tuo sito è quello di farti guadagnare denaro con link di affiliazione o pubblicità. In questi casi, piazzare un sito nelle prime posizioni su Google significa moltiplicare il traffico rispetto ai siti in seconda pagina e, di conseguenza, moltiplicare le possibilità di guadagnare.

Nell’articolo Il sito web e l’architettura SEO illustriamo la teoria di base e aggiungiamo esempi e approfondimenti su come strutturare un menu di navigazione e come lavorare con le categorie e con i tag per facilitare a Google la comprensione dei contenuti e renderli più facili da trovare agli utenti.

Fase 4: La scelta del CMS

Se fare i siti web non è il tuo mestiere, sicuramente non svilupperai il sito web da zero ma utilizzerai un software CMS, scegliendolo anche in base all’architettura dei contenuti che hai deciso in fase 2.

Oramai sono tantissimi i CMS sul mercato ed è facile rimanere disorientati non sapendo quale scegliere. I CMS nati più recentemente sono più semplici da imparare mentre altri CMS magari più datati possono sembrare più ostici, ma magari hanno altri assi nella manica come ad esempio quello di facilitare un miglior posizionamento sui motori di ricerca.

Nell’articolo Sito web, scegliere il miglior CMS ti suggeriamo un metodo sperimentato più volte con i nostri clienti, che permette di operare una scelta ragionata per i propri software, scelta basata sulle tue esigenze e non sulle mode del momento. Questo approccio è fondamentale per non doversi pentire in seguito per una scelta sbagliata.

Nello stesso articolo inoltre forniamo una panoramica dei principali vantaggi e svantaggi che comporta la scelta di un CMS open source oppure uno proprietario.

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Fase 5: La scelta di hosting e dominio

Se nella fase precedente la scelta del CMS ha favorito su un prodotto proprietario, quasi sicuramente il servizio viene fornito completo di hosting. In questo caso non puoi scegliere: devi per forza utilizzare l’hosting abbinato al CMS. Se invece hai scelto uno dei tanti CMS open source, oppure se hai scelto un CMS stand-alone, questo è il momento di scegliere l’hosting più giusto per le tue esigenze.

Le tue esigenze in fatto di hosting sono influenzate generalmente da due fattori.

Il primo fattore è appunto il CMS. Ogni CMS infatti ha determinati requisiti di sistema: alcuni CMS girano solo su Linux, altri su Windows, alcuni girano in entrambi gli ambienti. In base al CMS che hai scelto dovrai scegliere un tipo di hosting compatibile.

Il secondo fattore è il volume di traffico che hai previsto nella fase strategica del tuo progetto. Non tutti i piani hosting vanno bene per tutto. Per un sito modesto andrà bene anche un hosting a basso costo mentre un e-commerce oppure un sito con alti volumi di traffico hanno bisogno di hosting performanti e più costosi.

Nell’articolo Sito web, scegliere hosting e dominio scendiamo in dettaglio sui diversi tipi di piani hosting, in modo da aiutarti a scegliere meglio quello più adatto alla tua strategia.

Presso i fornitori di hosting inoltre è possibile registrare il dominio per il proprio sito.

Se tecnicamente il dominio serve a dare un indirizzo unico al tuo sito web, dal punto di vista del marketing è anche un elemento di branding da non sottovalutare, poiché rende riconoscibile la tua azienda sul web. Nello stesso articolo spieghiamo gli aspetti principali di un dominio e riflettiamo sulle scelte strategiche da fare in fase di registrazione.

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Fase 6: Logo e visual identity

Anche un business ha una identità e un carattere, come le persone. Le tue scelte come imprenditore influenzano lo stile in cui l’azienda comunica con l’esterno e come viene percepita da clienti, fornitori, partner e personale interno.

Una parte molto importante di questo stile è formata da tutti i dettagli visuali come il logo, la scelta dei colori e l’aspetto dei propri canali online e offline. Questo insieme viene definito come Visual Identity e influenza il modo in cui il sito web viene progettato.

Il momento della creazione del tuo nuovo sito fai da te è un’ottima occasione per rivedere e, se il caso, rinfrescare, la tua palette di colori e il tuo logo.

Nell’articolo Sito web, creare Logo e Visual Identity affrontiamo nel dettaglio il processo di creazione di un logo e, più in generale, dell’identità visuale per la tua azienda.

Fase 7: Copy o scrittura dei testi

Se il design di un sito attira l’attenzione, è il copy che coinvolge le persone trattenendole nel tuo sito web, e magari le convince ad acquistare da te. Nell’articolo Scrivere i testi per un sito web vediamo le regole di base per scrivere contenuti efficaci.

Fase 8: Scelta e trattamento delle immagini

Le immagini e le grafiche, e in generare gli elementi visuali, servono ad attirare l’attenzione del tuo pubblico e devono armonizzarsi con la tua Visual Identity. Nell’articolo Tutto sulle immagini per il sito web ti diamo i consigli di base su come scegliere, trattare e ottimizzare le immagini per il tuo sito.

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Ricapitolando

  • un sito web fai da te non è un gioco: si costruisce con tempo e fatica; non basta limitarsi a smanettare con uno dei tanti strumenti sul mercato per creare un sito che ti aiuti a fare business
  • per non perderti in un continuo loop fai-e-disfa, è meglio procedere con metodo: noi ti consigliamo il nostro metodo a otto fasi, che abbiamo affinato in anni di progetti per i nostri clienti.
  • Le 8 fasi sono: 1) obiettivi e strategia – 2) il piano dei contenuti – 3) l’architettura SEO – 4) la scelta del CMS – 5) la scelta di hosting e dominio – 6) logo e visual identity – 7) copy o scrittura dei testi – 8) scelta e trattamento delle immagini. Questo articolo descrive il quadro generale delle 8 fasi e per ogni fase entriamo in maggiore dettaglio in un articolo dedicato.

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